Nel 2025 l’e-commerce italiano vale ben 85,4 miliardi di euro.
Sì, hai letto bene. Nonostante l’inflazione e un clima economico non proprio sereno, il commercio online continua a crescere: +6% rispetto al 2024. Un segnale forte, che mostra quanto questo settore sia solido e pronto a resistere anche ai momenti difficili.
Sempre più persone scelgono di comprare online: oggi gli acquisti digitali rappresentano il 13% di tutte le vendite al dettaglio, un piccolo ma significativo passo avanti rispetto al 12,5% dell’anno precedente. Un cambiamento lento ma costante, che ci dice tanto sulle nuove abitudini degli italiani.
Settore | Crescita prevista 2025 |
---|---|
Arredamento & Home Living | +12% |
Beauty & Pharma | +12% |
Alimentare & Beverage | +7% |
Turismo & Trasporti (Servizi) | +8% |
Informatica & Elettronica | +5% |
Abbigliamento | +5% |
Auto & Ricambi | +4% |
Assicurazioni (Servizi) | +5% |
Libri & Editoria | +1% (stabile) |
L’e-commerce in Italia non smette di crescere: dal 2023 al 2025 il mercato è passato da 54 a oltre 85 miliardi di euro.
Una crescita costante, con un ritmo del 6-7% all’anno, che dimostra quanto il digitale sia ormai parte integrante del nostro modo di fare acquisti.
A spingere questo boom non sono solo i consumatori, ma anche le aziende, sempre più pronte a innovare. Grazie a strumenti come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, vendere online oggi non significa solo avere un sito, ma offrire esperienze d’acquisto sempre più personalizzate, semplici e coinvolgenti.
Classe di addetti | % imprese che vendono online | % Modalità prevalente |
---|---|---|
10-49 | 19,1% | Web (16,2%) |
250+ | 49% | Web (34,4%) e EDI (28,9%) |
Totale imprese | 20,4% | Web (16,9%), EDI (6,2%) |
Le PMI stanno aumentando la loro presenza online, contribuendo a una digitalizzazione diffusa.
Cos’è il sistema di vendite EDI?
EDI è l’acronimo di Electronic Data Interchange, ovvero scambio elettronico di dati.
In parole semplici, è un sistema che permette a due aziende (ad esempio un fornitore e un negozio) di comunicare automaticamente tra loro per gestire ordini, fatture, spedizioni e pagamenti, senza bisogno di email, fax o telefonate.
Come funziona?
Immagina un supermercato che ha finito le scorte di un prodotto. Con l’EDI:
Cosa significa? Nessuno deve scrivere o stampare nulla: i software “si parlano” direttamente.
Oggi in Italia ci sono circa 88.000 aziende che hanno attivato un proprio sito di eCommerce. Ma non tutte pesano allo stesso modo sul mercato.
A guidare il gioco sono soprattutto le società di capitale con un’esperienza alle spalle:
Insieme, queste realtà generano oltre il 95% del fatturato complessivo del settore.
Le imprese più giovani, invece, fanno più fatica a emergere online:
solo il 2,5% di quelle con meno di 2 anni ha già un proprio sito e-commerce.
E anche tra le aziende più storiche (oltre 50 anni di attività), solo il 3% ha scelto di investire in un canale digitale diretto.
SDC= Società di Capitale
Comprare e vendere prodotti usati, ricondizionati o rigenerati non è più solo una scelta economica: è diventata una vera e propria tendenza, spinta dalla voglia di risparmiare e dal crescente interesse per la sostenibilità.
In Europa questo mercato è in pieno boom: entro il 2025 si stima che raggiungerà i 120 miliardi di euro, con una crescita del 60% rispetto al 2021.
E in Italia? Il 93% dei consumatori ammette che, con l’inflazione alle stelle, scegliere l’usato è diventata una soluzione concreta e sempre più apprezzata.
Il settore moda guida la rivoluzione: il valore del re-commerce passerà da 20 a 37 miliardi di euro in appena quattro anni, conquistando una fetta di mercato che salirà dal 14,5% al 21%. Ma non è solo una questione di vestiti: anche elettronica e auto usate stanno facendo la loro parte in questa crescita esplosiva.
Per le aziende, tutto questo è molto più di una tendenza: è una vera opportunità per diversificare l’offerta, attirare nuovi clienti e costruire un legame con chi sceglie in modo più consapevole.
Per stare al passo nel mercato e-commerce italiano, servono strategie sempre più intelligenti.
Oggi le aziende non possono più limitarsi a “essere online”: per davvero competere, devono usare strumenti digitali avanzati e saperli adattare alle esigenze del pubblico.
Si parla di personalizzazione dell’esperienza d’acquisto, campagne di marketing mirate, gestione smart dei dati e uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale per prevedere i bisogni dei clienti o automatizzare i processi.
Chi riesce a unire creatività e tecnologia fa la differenza — non solo per vendere di più, ma anche per costruire relazioni più forti con i propri clienti.
Ottimizzazione SEO e Content Marketing.
Marketing digitale e automazione.
Customer experience e omnicanalità.
Mobile commerce e pagamenti flessibili
Personalizzazione e utilizzo di dati Zero-Party.
Sostenibilità e re-commerce.
Il 2025 conferma l’e-commerce italiano come un mercato vivo, maturo e in continua crescita.
A trainarlo sono settori in forte espansione come arredamento, beauty, food e turismo, che intercettano i nuovi bisogni dei consumatori digitali.
Le aziende che ottengono i migliori risultati? Sono quelle che sanno innovare: investono in tecnologie smart, comunicano in modo mirato e coerente su più canali (online e offline), e puntano su un approccio sostenibile.
Anche il re-commerce, ovvero la vendita di prodotti usati o rigenerati, si sta affermando come una grande opportunità per chi vuole distinguersi e creare un legame autentico con il cliente.
Oggi più che mai, per restare competitivi, serve un mix ben calibrato di dati, innovazione e attenzione all’esperienza utente.
E per raccontare tutto questo in modo chiaro ed efficace, è importante usare grafici semplici, basati su fonti ufficiali come ISTAT o gli Osservatori del Politecnico, così da offrire ai lettori contenuti affidabili, chiari e subito comprensibili.
«L’utilizzo di tecnologie, anche di frontiera, in grado di migliorare le attività di relazione con il consumatore e di ottimizzare il back-end. Prove virtuali di capi di abbigliamento, soluzioni basate sull’AI, come la raccomandazione evoluta dei prodotti, la ricerca tramite immagini e il supporto di chatbot, incrementano e migliorano l’accesso all’acquisto per qualsiasi generazione, assicurando un ampliamento della base di clienti»
Valentina Pontiggia
Fonti principali:
Parliamone
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