Brand Personality: come dare un'anima al tuo marchio

Seeo - Brand Personality: come dare un'anima al tuo marchio
Immagina di entrare in una stanza piena di sconosciuti. Chi ricorderai alla fine della serata? Probabilmente, chi ha mostrato una personalità autentica, chi ha parlato con passione, chi ti ha fatto sentire qualcosa. Ecco, lo stesso vale per i brand.
La brand personality è ciò che rende un marchio più di un semplice logo o prodotto. È il suo carattere, il suo stile, la sua voce. È ciò che lo rende riconoscibile e, soprattutto, umano.

In un mondo pieno di scelte, le persone si legano ai marchi che sentono veri. Definire la tua brand personality non è un dettaglio, è la chiave per creare un legame profondo con chi ti sceglie.

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Perché la brand personality è importante?

Non compriamo solo prodotti. Compriamo emozioni, esperienze, valori. Un marchio con una personalità forte costruisce fiducia, connette con il pubblico e si distingue in un mercato affollato.

Pensa a Nike. Non vende solo scarpe sportive. Vende determinazione, energia, voglia di superare i limiti. Apple? Non vende solo tecnologia, ma innovazione, raffinatezza, un senso di appartenenza a una community esclusiva.

Gli elementi chiave della brand personality

Ogni marchio di successo ha una personalità definita, costruita su tre pilastri fondamentali:
  • Attributi → Sono le caratteristiche che descrivono il marchio: è affidabile? Innovativo? Divertente?
  • Valori → I principi su cui si basa: sostenibilità, inclusività, eccellenza?
  • Caratteristiche → Il suo modo di comportarsi: amichevole, serio, provocatorio?

Le 5 grandi personalità dei brand

La ricerca ci dice che i marchi più forti rientrano in cinque grandi categorie di personalità:
  1. Sincero → Onesto, autentico, accogliente (Disney, Patagonia).
  2. Entusiasta → Energico, creativo, audace (Red Bull, Tesla).
  3. Competente → Affidabile, intelligente, di successo (Google, Microsoft).
  4. Sofisticato → Elegante, raffinato, esclusivo (Apple, Chanel).
  5. Robusto → Forte, avventuroso, resistente (Jeep, The North Face).
Seeo - Elementi una Brand Personality

Come creare una brand personality efficace

Se hai un business o vuoi costruire un marchio, ecco le mosse giuste:
  • Conosci il tuo pubblico → Di chi vuoi conquistare il cuore?
  • Definisci i tuoi valori → Cosa rappresenti davvero?
  • Trova la tua voce → Sei formale o amichevole? Serio o ironico?
  • Costruisci il tuo stile visivo → Colori, font, immagini devono riflettere la tua personalità.
  • Sii coerente → Dal sito web ai social media, tutto deve parlare la stessa lingua.

Se stai iniziando da zero, conduci dei sondaggi per raccogliere informazioni sul pubblico a cui ti rivolgi. Utilizza strumenti di indagine gratuiti come SurveyMonkey o Google Forms per creare e inviare facilmente il tuo questionario.

Esempi di brand personality

  • NikeEsuberanza.
    Utilizza atleti famosi e messaggi stimolanti per esortare le persone a vivere una vita piena di possibilità. Il famoso slogan di Nike “Just do it” è semplice e audace allo stesso tempo. Si rivolge alle persone che si impegnano per ottenere progressi costanti.
  • Rolex, Mercedes e ChanelSofisticatezza.
    Sono tutti marchi sofisticati con prodotti o servizi di alta qualità creati da designer di prestigio. La loro manifattura esclusiva e il prezzo astronomico dei prodotti li rendono ancora più desiderabili per chi aspira a una vita di lusso e glamour.
  • VolvoCompetenza.
    È un ottimo esempio di un marchio che produce veicoli affidabili. Si è costruita la reputazione di essere uno dei veicoli più sicuri in circolazione e ha un’ottima risonanza tra le persone che apprezzano l’affidabilità e la sicurezza.
  • Disney e PatagoniaSincerità.
    Hanno una personalità sana, onesta e concreta. Questi tratti si notano nelle loro azioni e nel loro marketing. L’iniziativa “Common Thread” di Patagonia, per esempio, incoraggia le persone a ridurre i rifiuti di abbigliamento facendo acquisti consapevoli.

In un mondo pieno di scelte, le persone si legano ai marchi che sentono veri. Definire la tua brand personality non è un dettaglio, è la chiave per creare un legame profondo con chi ti sceglie.

I 12 modelli di marchio

La chiave per costruire una brand personality unica è definire con precisione il tuo pubblico di riferimento e allinearlo all’archetipo del marchio. Così facendo, potrai creare una connessione autentica con i tuoi clienti e posizionare il brand in modo strategico.

Ogni marchio con cui sentiamo un legame emotivo è stato creato appositamente per attrarre persone con desideri e valori simili. Ecco i 12 archetipi di brand:

Seeo - 12 Archetipi di una Brand Personality

Quali sono gli errori in una brand personality?

Pensa a un brand come a una persona. Se non comunica chiaramente chi è, se è confuso o anonimo, perché qualcuno dovrebbe sceglierlo? Creare una brand personality forte non è solo una questione di estetica. È una questione di connessione. Ma spesso, anche i migliori marchi commettono errori fatali. Vediamo i più comuni e come evitarli.

Non possedere una personalità chiara.
Un brand senza personalità è come una persona senza voce. Se non comunichi chi sei, in cosa credi, perché sei diverso, stai lasciando un’opportunità enorme sul tavolo. Sii chiaro, sii coerente e fai emergere gli aspetti che rendono il tuo brand differente dalla massa.

Non definire il tuo pubblico.
Non puoi piacere a tutti. E non devi! Un brand forte sa esattamente chi vuole raggiungere e parla direttamente a quel pubblico. Conosci i tuoi clienti, comprendi le loro emozioni, i loro bisogni e crea un messaggio su misura per loro.

Partire dalla superficie, non dalla radice.
Il branding non è il tuo logo, il tuo sito web o il design dei tuoi post su Instagram. Quelli sono strumenti, non l’essenza. La tua brand personality nasce dai valori, dalla missione e dalla visione che guidano il tuo business. Il resto è solo una conseguenza.
Nomi e immagini troppo eccentrici .
Un logo complicato o un nome difficile da ricordare possono confondere il pubblico. La semplicità vince. Sii chiaro, riconoscibile e facilmente identificabile.

Non fornire informazioni essenziali.
Pensa ai social media come alla tua vetrina. Se non spieghi chi sei e cosa fai, perdi potenziali clienti. Usa ogni opportunità – dalla bio di Instagram alla descrizione su LinkedIn – per raccontare la tua storia.

Usare fotografie da Stock.
Nulla uccide l’autenticità più di una foto generica scaricata da un sito di stock. Se vuoi costruire una connessione reale con il tuo pubblico, mostra immagini vere, persone vere, storie vere.

Troppe informazioni.
Un messaggio efficace è chiaro e diretto. Troppi dettagli, troppe parole, troppi concetti confondono chi ti ascolta. Focalizzati su un’idea chiave e comunicala con forza.

Pensare che tu o il tuo team siate il vostro pubblico.
Il tuo brand non esiste per te, ma per i tuoi clienti. Non dare per scontato che ciò che piace a te o al tuo team sia ciò che funziona per il mercato. Studia il tuo pubblico, ascoltalo e adattati.

Non ascoltare i tuoi manager/consulenti.
Le persone che lavorano con te hanno una visione preziosa del brand. Parlano con i clienti, ricevono feedback e hanno intuizioni che possono migliorare la tua comunicazione. Non ignorarle!

Concentrarsi sulle funzionalità, non sui vantaggi.
Le persone non comprano caratteristiche tecniche, comprano soluzioni ai loro problemi. Non dire solo cosa fa il tuo prodotto, ma perché migliora la vita del cliente.

Brand personality: i tratti negativi da evitare

Immagina un brand come una persona. Cosa lo rende piacevole, interessante, affidabile? Ora, pensa al contrario: cosa lo renderebbe insopportabile? Proprio come nella vita reale, ci sono atteggiamenti che possono allontanare le persone, e lo stesso vale per i brand. Vediamo tre tratti negativi che possono rovinare la reputazione di un marchio e come evitarli.
  1. Arroganza: il killer della fiducia
    Un brand arrogante è quello che si mette su un piedistallo, che parla al pubblico dall’alto in basso, come se fosse indispensabile. Ma c’è una regola fondamentale nel business: i consumatori non hanno bisogno di te quanto tu hai bisogno di loro.
    Esempio reale: pensa a marchi che si vantano troppo della loro qualità o innovazione senza mai ascoltare il pubblico. Prima o poi, i clienti se ne accorgono e cercano alternative più umili e autentiche.
    Come evitarlo? Mostra umiltà. Interagisci con il pubblico in modo genuino. Offri valore prima di chiedere qualcosa in cambio.
  2. Tecnologicamente obsleti: il modo più rapido per perdere pubblico
    Viviamo in un’epoca digitale. Se un brand non si aggiorna, se ha un sito lento, un’app poco intuitiva o ignora le nuove tecnologie, rischia di perdere clienti in pochi secondi.
    Dati concreti: l’88% degli utenti online non torna su un sito dopo una cattiva esperienza di navigazione. Se il tuo e-commerce è complicato o i tuoi social sono fermi a dieci anni fa, stai perdendo opportunità ogni giorno.
    Come evitarlo? Rimani aggiornato sulle tendenze digitali. Investi in infrastrutture web moderne per fornire esperienze utente fluide e sicure. Semplifica il percorso del cliente, non complicarlo.
  3. Mancanza di riguardo: come farsi dimenticare per sempre
    Un brand che ignora il suo pubblico, che non ascolta i feedback o che sembra indifferente ai bisogni dei clienti, si scava la fossa da solo.
    Esempio tipico: un’azienda che riceve critiche sui social ma non risponde mai, o un marchio che promette un grande servizio clienti ma poi ignora le richieste.
    Come evitarlo? Ascolta il tuo pubblico. Rispondi ai problemi. Dimostra che tieni ai tuoi clienti con azioni concrete, non solo con parole.

L'arroganza che distrugge un brand: racconti di fallimenti epici

L’arroganza è pericolosa. Nel mondo del business, può trasformare un gigante in un fallimento. Alcuni marchi, sicuri del loro successo, hanno ignorato i cambiamenti del mercato, sottovalutato il loro pubblico o pensato di poter fare qualsiasi cosa senza conseguenze. Ecco quattro esempi di brand che hanno pagato caro il prezzo dell’arroganza.
  1. Nokia: Il gigante che ignorò il futuro
    Un tempo leader indiscusso della telefonia mobile, Nokia dominava il mercato. Ma quando gli smartphone iniziarono a emergere, Nokia guardò con sufficienza i nuovi concorrenti, rifiutandosi di adattarsi. Credevano che il loro modello di business fosse intoccabile.
    La conseguenza: mentre Apple e Android innovavano, Nokia rimase indietro. Il declino fu così drammatico che il CEO, alla fine, dichiarò: “Non abbiamo fatto nulla di sbagliato, ma per qualche ragione abbiamo perso lo stesso.” La realtà? Avevano sottovalutato il cambiamento.
  2. Colgate: dal dentifricio alle… lasagne?
    Immagina di entrare in un supermercato, vedere una confezione di lasagne surgelate e scoprire che sono prodotte da… Colgate. Sì, proprio il brand di dentifrici!
    L’errore: Pensare che un marchio possa vendere qualsiasi cosa senza considerare la percezione dei consumatori. Le persone associavano Colgate all’igiene orale, non al cibo. Il risultato? Un fallimento colossale e il prodotto ritirato dal mercato.
  3. Crystal Pepsi: esperimento inutile
    Nel 1992, Pepsi decise di innovare… nel modo sbagliato. Lanciò Crystal Pepsi, una versione trasparente della classica bevanda, convinta che il pubblico l’avrebbe trovata rivoluzionaria.
    Il problema?: i consumatori volevano che la Pepsi avesse il sapore e l’aspetto della… Pepsi! Il prodotto confuse più che entusiasmare. Dopo soli due anni, fu eliminato dal mercato.
  4. Zippo: dal fuoco alle fragranze
    Zippo, famosa per i suoi accendini iconici, decise di entrare nel mercato dei profumi con una fragranza per donne.
    L’errore?: il design della bottiglia assomigliava troppo a un accendino e il pubblico non riuscì mai a separare l’idea del fuoco dall’idea di un buon profumo. Il risultato? Un flop totale.

Questi fallimenti insegnano una lezione chiave: mai dare per scontato il proprio successo.

Misurare l'impatto della brand personality sulle vendite: come farlo?

Le metriche che contano.

Brand Awareness – Quante persone conoscono il tuo marchio? Puoi scoprirlo con sondaggi e analizzando le ricerche online. Se il tuo brand è riconoscibile, sei già a metà strada.

Considerazione e preferenza – I clienti pensano a te quando devono acquistare? Misura quante volte il tuo brand è tra le loro scelte e quanto spesso lo preferiscono ai concorrenti.

Fidelizzazione del cliente – I clienti tornano? Il Net Promoter Score (NPS) ti aiuta a capire se le persone sono così soddisfatte da consigliarti ad altri.

Engagement Online – Quanto interagisce il pubblico con il tuo brand sui social media? Monitorare like, commenti e condivisioni può rivelare quanto il tuo brand influisce sulle persone.

Salute del brand – Il tuo marchio è rilevante? È stimato? Si distingue dai concorrenti? Analizza questi aspetti per capire la tua posizione nel mercato.

Le vendite parlano chiaro.

Quota di mercato e prezzo – Se il tuo brand è forte, puoi permetterti prezzi più alti e avere comunque una fetta di mercato significativa.

Tasso di fidelizzazione – Quanti clienti tornano ad acquistare? Se il numero è alto, significa che la tua brand personality sta creando un legame duraturo.

Tasso di penetrazione – Stai attirando nuovi clienti? Se il tuo pubblico cresce, la tua personalità di marca sta funzionando.

Il sentimento del pubblico.

Volume delle discussioni – Quante persone parlano del tuo brand? Se il numero cresce, significa che hai un impatto.

Reach – Quante persone raggiungono i tuoi contenuti? Più è alto, più il tuo brand sta facendo rumore nel mercato.

Interazioni – Quanto i tuoi contenuti vengono condivisi e apprezzati? Se le persone li diffondono spontaneamente, hai creato un legame emotivo.

Sentiment Analysis – Il tono delle conversazioni è positivo o negativo? Monitorare il sentiment aiuta a capire come il pubblico percepisce il tuo brand.

Come distaccarsi tra ciò che ci piace e ciò che funziona

Distaccarsi tra ciò che piace e ciò che funziona richiede una combinazione di autoconsapevolezza, obiettività e strategia. Ecco alcuni consigli:

Pratica la detrazione emotiva: imparare a separare l’identità personale dal brand aiuta a prendere decisioni più obiettive e a non prendere i fallimenti come fallimenti personali.

Concentrati sulle metriche di successo: utilizza dati e metriche per valutare l’efficacia delle tue strategie di branding. Questo ti aiuterà a capire cosa funziona e cosa no, indipendentemente da quanto ti piaccia un’idea.

Crea un brief di branding corretto: un buon brief deve includere obiettivi chiari, analisi di mercato, strategie di comunicazione e un piano di azione. Questo aiuta a mantenere il focus sulle attività che realmente contribuiscono al successo del tuo brand.

Creare un brand di successo richiede una combinazione di creatività, strategia e obiettività. Tuttavia, molti imprenditori si innamorano delle proprie idee al punto da perdere di vista gli aspetti concreti e strategici del branding. Questo può portare a decisioni sbagliate e a un’inefficiente gestione del brand.

Coerenza e Autenticità

Un brand forte è come una persona con carattere. Chiediti: se il mio brand fosse un individuo, chi sarebbe? Cosa amerebbe? Cosa odierebbe? Ogni tua decisione aziendale dovrebbe rispecchiare questa personalità.

Misurare il tuo impatto significa osservare i dati, ma anche ascoltare il pubblico. Se la tua brand personality è chiara, autentica e coerente, fallire diventa più difficile.

"Un brand è una storia che si sviluppa in tutte le direzioni a cui il pubblico crede."